VIA SAN DONATO 6 Notiziario della VCM n 18 Giugno 2015

INDICE

  • La nostra voce
  • Mostra
  • Giustizia e misericordia
  • Il nostro volontariato
  • Dentro e fuori il carcere
  • Notizie
  • Arrivederci Beppe
  • Agevolazioni fiscali

LA NOSTRA VOCE

Carissimi amici a circa un mese dal nostro convegno sento la necessità di esprimere alcune considerazioni sullo stesso. Premetto subito che non sono la persona adatta a questo compito in quanto in conflitto di interesse poiché devo giudicare un’attività di cui sono il responsabile. Mi impegno ad essere assolutamente oggettivo. Innanzitutto devo ringraziare sentitamente il nostro Cardinale Sua Eminenza Angelo Bagnasco per la partecipazione e per il suo bellissimo intervento. Un grazie particolare anche al nostro assistente Monsignor Marco Doldi che ha celebrato la Santa Messa molto seguita. Tutti i partecipanti hanno svolto con perizia ed abilità il tema loro affidato. Voglio ricordare fra gli altri il nostro Antonio Faravelli che ha illustrato con passione i suoi 40 anni di attività nel carcere di Marassi, il giudice Daniela Verrina e l’avvocato Marco Cafiero che hanno sottolineato l’importanza del “garante” nel nostro ordinamento giudiziario. Molto apprezzata è stata la testimonianza di un nostro assistito. E’ stata sottolineata l’importanza del volontariato sia nell’ambito del carcere sia a colui che rientra dopo anni nella vita sociale. Purtroppo per onestà devo ammettere vi è stata una carenza ed è solo colpa mia. Il non aver pensato ad un intervento che non fosse basato su leggi ed articoli del codice ma che incidesse sul cuore; su come il nostro operato deve ridare speranza e fiducia a persone che spesso la società respinge ed abbandona. Levato questo grave errore ritengo poter dare al convegno una buona sufficienza. Ancora un sincero grazie al nostro moderatore Mario Paternostro che ci ha guidato con grande capacità ed a tutti i nostri collaboratori che si sono impegnati per il buon esito della manifestazione. Non devo assolutamente dimenticare il grandissimo aiuto ricevuto da Mons. Marco Grilli che ci ha ospitato per ben due volte a piena pagina sul quotidiano cattolico “Il Cittadino”. Quindi un grazie a tutti.

Mi viene un’idea. Perché non concludere il nostro convegno con un raduno alla Madonna della Guardia per pregare la Madonna e lo Spirito Santo che si impegnino a fondo per far progredire e “ringiovanire” la nostra Compagnia di Misericordia?

Arrivederci alla Guardia, vi preciseremo la data.

Ancora un grazie ed un grosso grosso abbraccio

Filippo Cerruti

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 MOSTRA

 La Veneranda Compagnia di Misericordia

terrà a favore dei propri assistiti  in via San Donato 6 (canc) tel. 0102469174 una

MOSTRA

di biancheria per la casa, confezioni per bambino eseguite dalle allieve dei nostri corsi di apprendistato e gastronomia, nei giorni:

Mercoledì 10, Giovedì 11 e Venerdì 12 giugno

dalle 10.00 alle 18.30

In attesa di una vostra gradita visita i nostri cordiali saluti.

Le consorelle della Veneranda Compagnia di Misericordia

 

 


 

 

GIUSTIZIA E MISERICORDIA

Dalla bolla di Papa Francesco “Misericordiae  Vultus”  riportiamo un brano che si riferisce al rapporto tra giustizia e misericordia.

Non sarà inutile in questo contesto richiama e al rapporto tra giustizia e misericordia. Non sono due aspetti in contrasto tra loro, ma due dimensioni di un’unica realtà che si sviluppa progressivamente fino a raggiungere il suo apice nella pienezza dell’amore. La giustizia è un concetto fondamentale per la società civile quando, normalmente, si fa riferimento a un ordine giuridico attraverso il quale si applica la legge. Per giustizia si intende anche che a ciascuno deve essere dato ciò che gli è dovuto. Nella Bibbia molte volte, si fa riferimento alla giustizia divina e a Dio come giudice. La si intende di solito come l’osservanza integrale della Legge e il comportamento di ogni buon israelita conforme ai comandamenti dati da Dio. Questa visione, tuttavia, ha portato non poche volte a cadere nel legalismo, mistificando il senso originario e oscurando il valore profondo che la giustizia possiede. Per superare la prospettiva legalista, bisognerebbe ricordare che nella Sacra Scrittura la giustizia è concepita come un abbandonarsi fiducioso alla volontà di Dio. Da parte sua Gesù parla più volte dell’importanza della fede, piuttosto che dell’osservanza della legge. È in questo senso che dobbiamo comprendere le sue parole quando, trovandosi a tavola con Matteo e altri pubblicani e peccatori, dice ai farisei che lo contestavano: “andate e imparate che cosa vuol dire: misericordia io voglio e non sacrifici. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori” (Mt 9,13). Davanti alla visione di una giustizia come una mera osservanza della legge che giudica dividendo le persone in giusti e peccatori, Gesù punta a mostrare il grande dono della misericordia che ricerca i peccatori per offrire loro il perdono e la salvezza. Si comprende perché, a causa di questa sua visione così liberatrice e fonte di rinnovamento, Gesù sa stato rifiutato dai farisei e dai dottori della legge. Questi per essere fedeli alla legge ponevano solo pesi sulle spalle delle persone, vanificando però la misericordia del Padre. Il richiamo all’osservanza della legge non può ostacolare l’attenzione per la necessità che toccano la dignità delle persone.

Papa Francesco

 


 

IL NOSTRO VOLONTARIATO

 

Venerdì 17 Aprile nella sala del Quadrivium si è svolto il convegno organizzato dalla Veneranda Compagnia di Misericordia con il tema: il volontariato di giustizia dentro e fuori le carceri. Dopo la santa Messa celebrata da monsignor Doldi, rettore spirituale della nostra Compagnia, il Governatore Filippo Cerruti ha dato inizio al Convegno dando il benvenuto ai partecipanti ed evidenziando gli scopi del convegno stesso. S.E. il cardinale Bagnasco ha tenuto la prolusione definendo il significato delle parole Veneranda, Compagnia e Misericordia che hanno dato e danno il titolo alle nostre attività di volontariato.

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Fabio Saccomanno, past-governatore, ha ripercorso la storia della nostra Compagnia dalla fine del 1400 ai giorni nostri; sono passati secoli ma l’impegno verso i carcerati è rimasto continuo, ampliandosi nel tempo, dedicandosi anche al loro reinserimento sociale e lavorativo o alle necessità delle loro famiglie. Cinzia Marangoni ha presentato le principali attività della Compagnia al di fuori del carcere: il centro colloqui, la casa-famiglia femminile, i laboratori femminili (di cucito e di lavanderia) e Casa Mandela, accoglienza dei detenuti in permesso premio e dei loro famigliari. Antonio Faravelli e Gian Piero Oltolini, confratelli, hanno presentato le attività dei confratelli e delle consorelle all’interno delle carceri di Marassi e Pontedecimo. Per il servizio dei colloqui e delle altre attività di supporto e di aiuto, operano circa 20 confratelli e consorelle. E’ seguita la testimonianza di Mohamed, ex-detenuto del carcere di Pontedecimo (riportato a pag. 4).

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 “Spazi del volontariato nell’ambito della giustizia penale” è stato l’intervento presentato da Carmelo Cantone, Provveditore del PRAP ligure.  “La selezione e la formazione dei volontari per le misure alternative” è stata la presentazione da parte di Guido Chiaretti, presidente di Sesta Opera San Fedele di Milano, dell’esperienza di una delle associazioni più importanti nell’area del volontariato di giustizia sulla preparazione e formazione dei volontari. “Illustrazione del protocollo d’intesa CNVG e DAP” è stata la presentazione da parte di Sandra Bettio, vice presidente della CRVGL, dell’importante protocollo siglato alla fine dello scorso anno tra la Conferenza Nazionale Volontariato di Giustizia e il Ministero di Giustizia per favorire una buona collaborazione tra volontariato e Ministero. “Il garante dei detenuti” riflessione e intendimenti di Daniela Verrina, magistrato di sorveglianza, e Marco Cafiero, avvocato penalista, che hanno segnalato l’importanza della figura del Garante e la necessità che venga istituito anche nella nostra Regione a tutela dei diritti dei detenuti. “Il volontariato a Marassi” è stato l’intervento di Salvatore Mazzeo direttore del carcere di Marassi. “Il patto di sussidiarietà nel campo penale” è stato presentato da Manuel Sericano, presidente di Agorà e coordinatore di ATS-Associazione temporanea di scopo-Regionale per il carcere, in cui è presente la nostra Compagnia.

Giampiero Oltolini


DENTRO E FUORI IL CARCERE

Mi chiamo Mohamed e vengo dal Marocco. Sono arrivato in Italia quasi 17 anni fa, 14 li ho passati in carcere per varie condanne legate alla tossicodipendenza. In carcere ero solo, senza aiuto da nessuno, poi ho sentito parlare della Misericordia dagli altri detenuti così ho fatto una domandina (in carcere se vuoi qualcosa serve la domandina). Dopo un po’ di giorni mi hanno chiamato per fare un colloquio con un volontario della Misericordia, così ho conosciuto Paolo. Gli ho detto che volevo scrivere ai miei familiari ma che non avevo francobolli nè buste; lui me li ha dati subito e mi ha dato anche un giornale. Non avevo niente in carcere e ogni cosa donata era per me importante. Da quel momento è iniziato un rapporto di amicizia con lui e Giampiero, con cui effettuavo regolari colloqui. Il giorno della scarcerazione per caso ho incontrato Paolo che mi ha fatto salire in macchina e mi ha accompagnato da Don Vincenzo che, grazie alle sue parole mi ha fatto rimanere per tre mesi. Quando sono andato via da Don Vincenzo mi hanno arrestato di nuovo per due mesi poi una volta uscito sono entrato nella comunità di San Benedetto. È stato fondamentale per me che Paolo mi abbia fatto conoscere questa comunità dove vivo ancora adesso, dove sto cercando di costruirmi una vita dignitosa. Dalla comunità sono andato a firmare all’UEPE dei fogli per l’affidamento e lì  ho incontrato Paolo; è stato un momento di gioia e ancora oggi ogni tanto viene a trovarmi. Io ho una compagna e una figlia che vivono a Firenze in una comunità; è difficile vederle perché Firenze è molto lontana. Anche per questo Paolo vuole aiutarmi, o aiutandomi a pagare il biglietto del treno o ospitando presso Casa Mandela la mia famiglia in modo che possa venire a trovarmi.

Moamhed

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Il 19 maggio il nostro rettore spirituale Mons. Marco Doldi ha celebrato presso la parrocchia di San Giacomo Carignano il suo venticinquesimo anniversario di sacerdozio.

Rinnoviamo gli auguri e lo ringraziamo per quanto fa per la nostra Associazione

 


 

 

NOTIZIE DALLA MISERICORDIA

-Con gran gioia comunichiamo che con decreto 25 aprile 2015 Sua Eminenza il Cardinale Angelo Bagnasco ha confermato l’autorizzazione affinchè nell’oratorio della Veneranda Compagnia di Misericordia sia conservata la S.S. ma Eucarestia

– Il giorno 11Aprile presso la Madonna della Guardia si è tenuto un incontro di condivisione per i confratelli e le consorelle della Veneranda Compagnia di Misericordia guidato da Mons. Granara

-Dal mese di Marzo opera presso la Compagnia di Misericordia Veronica che svolge un tirocinio universitario; dal mese di Aprile ha iniziato a collaborare con la Compagnia anche Tomas, tramite Garanzia Giovani

– E’ proseguito fino alla fine di aprile il progetto in collaborazione con Associazione San Marcellino onlus, Cooperativa sociale il Melograno, Associaiozne Massoero 2000 onlus, Veneranda Compagnia di Misericordia onlus, Centro sportivo Paladonbosco, Provincia religiosa San Benedetto Don Orione, Cooperativa sociale la scopa meravigliante

– Nel corso del 2014:

  • le ragazze accolte presso Casa Famiglia sono state 8
  • i detenuti ospitati in permesso premio presso Casa Mandela sono stati 59; le richieste di permesso sono invece state 68
  • le ragazze impegnate presso i due laboratori di cucito sono state 12
  • sono state occupate in lavanderia 6 ragazze che hanno così la possibilità di essere formate ed accompagnate ad un pieno reinserimento sociale attraverso un percorso di inserimento lavorativo
  • il centro colloqui ha effettuato 120 colloqui con utenti esterni all’associazione, 120 con le ragazze inserite nei laboratori, 100 con le ragazze di Casa Famiglia, 120 con le ragazze inserite in lavanderia e 100 con i detenuti in permesso premio

 


 

ARRIVEDERCI BEPPE

Sono debitore a Beppe (Bertucci) di un arrivederci dopo quello scambiato con lui sei giorni fa e che è stato vanificato, sulla Terra, dalla chiamata del Signore cui Beppe da buon vecchio militare di altri tempi, ha dovuto prontamente rispondere: “presente”. Ci siamo conosciuti alcuni anni fa per via di Federico, nostro amico comune. Beppe mi chiese di entrare nel gruppo di volontari della Misericordia a Marassi e così l’abbiamo ben volentieri accolto tra noi. Ci trovavamo bene con lui per la sua giovialità, per il suo senso di servizio agli altri, impressogli nel cuore dall’ A.S.C.I. negli anni 50, per il suo amore a Cristo e alla sua Chiesa, una, santa, cattolica, apostolica, romana, radicata nella sua millenaria tradizione, per la sua passione per la cultura, la teologia, la storia, che lo rendeva attento e critico verso tutte le storture della pseudo modernità. La sua presenza ha arricchito e rinforzato il nostro gruppo rendendolo più vivace, allegro, efficiente. Ha svolto i suoi compiti con uno stile tutto suo particolare in cui la sua arguzia, il suo umorismo, la sua passione di conversare, la sua esperienza di viaggi, gli ha consentito di parlare con tutti: agenti, detenuti, educatori, medici, infermieri, altri volontari, rasserenando persone e ambiente. Particolarmente importante il lavoro relativo ai rapporti con l’università per i detenuti che intendevano frequentarla che si era voluto assumere e che aveva richiesto pazienza, tenacia, tempo, e negli ultimi tempi, anche fatica fisica, per affrontare e vincere una burocrazia ottusa. Insomma, in un ambiente come quello carcerario, ove la sofferenza e il dolore sono palpabili, è stato certamente costruttore di serenità. Già, sofferenza e dolore ben li ha conosciuti Beppe e non solo negli altri. Poi, non certo ultima, l’affliggeva la preoccupazione che lo colpiva profondamente per quella perdita di valori religiosi e morali che coglieva intorno a sé ed anche, cosa che l’addolorava di più, nella chiesa che tanto amava. Vi leggo un pensiero espresso da una persona detenuta quando ha saputo della sua morte: recita il Vangelo secondo Matteo “Ero in carcere e siete venuti a trovarmi” ci colma di gioia e ci conferma nella speranza l’incontro con il Cristo che abbiamo cercato di riconoscere nel detenuto che si rivela dicendo.. l’avete fatto a me.

Antonio Faravelli

 


 

AGEVOLAZIONI FISCALI

Per donazioni alle ONLUS

Il D.L. 35/05, convertito dalla legge 80/05, ha introdotto maggiori agevolazioni fiscali sulle donazioni liberali a favore delle ONLUS applicabili alla Veneranda Compagnia di Misericordia. La norma interessa sia le persone fisiche, purchè soggette a alla IRPEF, sia gli enti soggetti all’imposta sulle società (IRES). Per avere diritto alla deducibilità i versamenti devono essere effettuati tramite bolletino postale, bonifico postale o bancario, carta di credito, assegni bancari ordinari non trasferibili e assegni circolari, conservando copia del documento di attestazione.

 

Conto corrente postale n. 10302164intestato a Veneranda Compagnia di Misericordia ONLUS.

Conto corrente bancario n. 23201/80 Banca Carige Veneranda Compagnia di Misericordia ONLUS

IBAN:IT42V0617501406000002320180

 


 

 

Siamo la Veneranda Compagnia di Misericordia

La storia della Misericordia prosegue negli anni più recenti (negli ultimi decenni) rimanendo sempre fedele con impegno cristiano al suo scopo originario di assistere i carcerati e, in più generale, le persone coinvolte con i problemi di giustizia .