Fonte: Il Cittadino del 1 dicembre 2024

Riportiamo l’articolo de Il Cittadino in edicola oggi sulla testimonianza della Veneranda Compagnia di Misericordia per la Giornata Mondiale della Gioventù.

 

Il 23 novembre in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù, i giovani della nostra diocesi si sono riuniti per un momento di riflessione, preghiera e condivisione, organizzato dalla Pastorale Giovanile, in un percorso che li ha accompagnati, in parte, dalla chiesa di San Donato e, in parte, da piazza delle Vigne fino al Santuario delle Grazie per terminare nella Cattedrale di San Lorenzo dove ad accoglierli c’era l’Arcivescovo Padre Marco Tasca. La Veneranda Compagnia di Misericordia (VCM) è stata invitata ad incontrare i giovani, condividendo i propri valori e portando testimonianze significative. L’incontro ha rappresentato un’opportunità per sensibilizzare i giovani sulle attività svolte dalla Compagnia, in particolare nel campo dell’assistenza ai detenuti e nel reinserimento sociale. Ed è così che, nella suggestiva cornice della chiesa di San Donato, la VCM ha accolto gli universitari e i giovani lavoratori. Inizialmente Don Fully ha dato il benvenuto e li ha introdotti al tema della Giornata Mondiale della Gioventù, che quest’anno ha come tema ‘Pellegrini di Speranza” e li ha invitati a vivere la serata come un’opportunità di crescita spirituale.

Successivamente due volontari della VCM, Paolo e Cristina, insieme a due detenute ospiti della Casa famiglia che confina proprio con i muri della chiesa, hanno condiviso con i presenti, i primi, la loro toccante testimonianza di impegno, le seconde, quella della loro rinascita. La Compagnia è attiva da più di cinque secoli nei vicoli più bui di Genova e si è raccontata come una luce di speranza per chi ha problemi con la giustizia. Paolo e Cristina hanno narrato il loro operato nelle carceri, un’azione che si concentra sull’ascolto, sul supporto psicologico e l’accompagnamento dei detenuti durante il loro percorso di riabilitazione. Non hanno nascosto le difficoltà che incontrano, ma hanno evidenziato in particolar modo la gioia che deriva dall’essere al servizio degli ultimi. Franca ed Annamaria hanno offerto uno sguardo autentico e commovente sulla loro esperienza di recupero e reinserimento grazie al sostegno dei volontari della Compagnia che le hanno accompagnate dai loro primi giorni in carcere fino al loro ingresso in casa famiglia.

Le loro parole, intrise di sofferenza ma anche di una rinnovata fiducia nel futuro, hanno toccato profondamente il cuore di tutti i presenti. Hanno raccontato di come, grazie al calore umano e alla guida dei volontari, sia stato possibile intravedere una via d’uscita, una nuova possibilità di vita e di dignità. I giovani hanno potuto così conoscere da vicino la realtà carceraria e le difficoltà affrontate dai detenuti. Attraverso il dialogo e le testimonianze, è stato trasmesso il valore del perdono e dell’inclusione sociale. Infine il confronto diretto con i volontari e le detenute ha aperto uno spazio di riflessione sul ruolo della comunità nell’accompagnare i più fragili. La presenza della Compagnia di Misericordia alla GMG diocesana ha rappresentato un esempio concreto di come il volontariato e il sostegno alle categorie vulnerabili possano diventare strumenti di cambiamento sociale. Attraverso la condivisione di esperienze autentiche,

l’organizzazione ha saputo ispirare i giovani a farsi promotori di solidarietà e giustizia. Il gruppo si è poi messo in cammino verso la Cattedrale, attraversando gli stessi vicoli e la folla del sabato sera in un pellegrinaggio che ha simboleggiato il desiderio di mettersi in cammino insieme, come comunità di giovani, verso il cuore della città e della Chiesa.

Arrivati in Cattedrale, i giovani sono stati accolti dall’Arcivescovo che ha riservato loro un momento di riflessione in un clima di gioia e di fervore.

Cristina Ercolani

Siamo la Veneranda Compagnia di Misericordia

La storia della Misericordia prosegue negli anni più recenti (negli ultimi decenni) rimanendo sempre fedele con impegno cristiano al suo scopo originario di assistere i carcerati e, in più generale, le persone coinvolte con i problemi di giustizia .